Il progetto Wool Experience a Miagliano
The Wool Experience Project nasce dalla collaborazione di diversi Enti, l’associazione Amici della Lana, il Consorzio Biella The Wool Company, Energie Rinnovabili srl, il Comune di Miagliano, l’Azienda Turistica Biellese e il parco naturale Oasi Zegna.
Biella, in Piemonte, è nota come città della lana e ha un glorioso passato di tradizione industriale che ancora permane, soprattutto con i grandi nomi del tessile. Da sempre l’acqua è stato uno degli elementi che ha determinato l’identità di questo territorio, un’acqua speciale adatta alla lavorazione della lana e la cui forza motrice ha favorito la costruzione delle fabbriche lungo gli argini dei torrenti che ora caratterizzano il paesaggio. In questo contesto, numerosi sono stati gli importanti mecenati industriali che tra fine ‘800 e inizio ‘900 hanno lasciato una loro precisa impronta.
Ancora oggi, la Valle Cervo ospita nomi di famiglie la cui eredità concreta e morale è tuttora visibile: la famiglia Zegna e la famiglia Poma. Ed è proprio nel paesino di Miagliano, uno dei più piccoli Comuni italiani sulla riva sinistra del torrente Cervo, che tutto ruota attorno al nome della famiglia Poma e alla loro fabbrica. L’opificio è chiamato Lanificio ma non tutti sanno che la sua genesi è legata al cotone. I fratelli Poma fondarono il Cotonificio nel 1865: realizzarono il più grande complesso industriale cotoniero d’Italia, con 600 telai per creare chilometri di stoffe. Arrivando a toccare i 3.000 dipendenti ben presto nacque l’esigenza di creare un villaggio operaio, uno dei primi in Italia, ispirato ai villaggi operai del nord-Europa, dotato di servizi sociali: il servizio medico, la Cassa di Risparmio aziendale, il Mutuo soccorso, le cucine economiche, la società alimentare e l’asilo, case per i dirigenti e gli operai e il lavatoio.
Nel 1958 sopraggiunse la crisi del cotone. I fratelli Botto acquisirono il complesso, abbatterono gran parte degli edifici e ricostruirono trasformando inizialmente il complesso in lanificio. Dopo varie trasformazioni, le attività produttive si conclusero nel 1992. Successivamente la fabbrica ha atteso per 20 anni l’inizio di una nuova vita, e attualmente ha come fulcro la LANA SUCIDA, entrata per la prima volta in questa fabbrica nel 2009.
L’edificio occupa ancora circa 40mila mq di superficie e racchiude nella sua architettura diverse epoche a partire dal 1860, con la parte antica, affacciata sul torrente, fatta prevalentemente di pietra e mattoni e i diversi stili dei saloni e della palazzina degli uffici realizzati nel 900. A questo poi si aggiunse l’operato dell’imprenditore tessile Ermenegildo Zegna che diede vita, negli anni ’30, a un’imponente opera di valorizzazione ambientale attorno a Trivero, tutt’oggi sede del Lanificio Ermenegildo Zegna. Dal 1993 l’Oasi Zegna è un parco naturale che si estende per circa 100 kmq, tra la Valle Cervo e Trivero. Attualmente, grazie all’impegno di diverse organizzazioni, tra cui anche Amici della Lana, il territorio sta riscoprendo anche una nuova vita post-industriale attraverso il sapere, il conoscere, lo scoprire, il raccontare più del rumore incessante dei telai.
Nello specifico, l’associazione Amici della Lana promuove la scoperta del paese attraverso visite al villaggio operaio e alle numerose opere realizzate dai benefattori dell’industria. Un territorio ricco di tradizioni, storia, archeologia, industria e natura alpina in grado di far vivere al visitatore esperienze intense di emozioni. Mentre l’obiettivo a lungo termine dell’associazione è di realizzare nel Lanificio un centro culturale indipendente dedicato alla lana, alla sua lavorazione e alla sua storia.
Il programma prevede una visita al villaggio operaio, alla centrale idroelettrica e la sua roggia e alle aree dismesse della fabbrica, esempi di archeologia industriale tessile locale che attraversano più di centocinquanta anni di storia; una visita all’opera di street art il murales Le tre sorelle e alle diverse reinterpretazione culturali offerte dall’associazione, come esposizioni varie e interdisciplinarietà delle arti. Infine, con la visita al centro raccolta e valorizzazione lana e alla Centrale Idroelettrica appena inaugurata è possibile scoprire il presente e il futuro della fabbrica. Il tutto immerso in un ambiente naturale caratteristico della Valle Cervo che si snoda per più di 20 km lungo il suo corso d’acqua sino al Parco Naturale Oasi Zegna.
Per maggiori informazioni: amicidellalana@gmail.com