Un libro per studiare l'evoluzione del gasometro
È finalmente disponibile la pubblicazione di “Der Gasbehälter als Bautypus” (Il gasometro come tipo edilizio), il comprensivo lavoro di ricerca dell’architetto Barbara Berger, ricercatrice e docente dell’Università Tecnica di Monaco nonché socia cofondatrice di Save Industrial Heritage, che per la prima volta racconta integralmente la storia e l’evoluzione architettonica e ingegneristica del gasometro. Queste strutture, ormai scomparse dal paesaggio urbano contemporaneo se non dove esse vengano preservate come monumenti, fino alla metà del Novecento erano invece presenti in quasi tutti i centri urbani d’Europa. Il compito dei gasometri era quello di stoccare il gas prodotto dal carbone nelle officine municipali e distribuirlo per l’illuminazione pubblica e l’uso domestico.
Nato, come quasi tutto ciò che afferisce al mondo industriale, nel Regno Unito, il gasometro si è presto diffuso in Europa e nel mondo dalla seconda metà dell’Ottocento. Gli ingegneri inglesi portarono questa innovazione nei quattro angoli del pianeta e un secolo dopo i tedeschi altri la rivoluzionarono fino a dargli la sua forma contemporanea. Negli ultimi vent’anni, divenuti ormai oggetti inutili a causa dell’evoluzione tecnologica del gas, i gasometri sono stati al centro di operazioni di rigenerazione urbana che li hanno trasformati in luoghi per eventi, spazi per mostre e installazioni artistiche.
Questo percorso viene magistralmente approfondito da B. Berger che prende come casi di studio i gasometri italiani. Nelle città del nostro Paese sono infatti rintracciabili quasi tutte le tipologie costruttive di questa particolare struttura. Corredato da fotografie, disegni tecnici e progetti rintracciati negli archivi tra Inghilterra, Germania e Italia, il libro è un viaggio alla scoperta dell’evoluzione architettonica e tecnologica del gasometro, non solo esempio di architettura industriale, ma anche simbolo del progresso e del miglioramento delle condizioni di vita nelle nostre città.
Il libro, edito da TUM University Press, consta di 624 pagine in tedesco ed è acquistabile anche online.