Tintoria, Rinnovabili, Ambiente

MATERIA, concepito come una sorta di museo-messaggio, rappresenta il manifesto della mission dell’azienda Gruppo Colletintoria industriale e società H2E che opera nell’energia rinnovabile – sita nella Val Bisenzio (territorio comunale di Cantagallo, Prato). La valle è conosciuta come uno dei più importanti luoghi della produzione tessile italiana, attualmente scenario di meravigliosi siti di archeologia industriale.La filosofia e il messaggio di MATERIA sono contenuti già nel nome: Museo dell’Arte Tintoria, delle Energie RInnovabili e dell’Ambiente. Un nuovo modo di comunicare alcuni contenuti etici, storici, artistici e tecnologici che, partendo dalla storia stessa del sito che lo ospita, si articola in più direzioni che possono modificarsi nel tempo per renderlo sempre nuovo e continuamente adeguato ai tempi che cambiano. L’acronimo stesso, letto testualmente, è un chiaro richiamo alla “materia prima” – fibre pregiate lavorate in passato ma anche grano, ferro e rame o, più recentemente, stracci e panni grezzi – che ancora oggi viene lavorata nel complesso di Gruppo Colle. L’acqua stessa, vero e proprio trait-d’union e principale protagonista del museo, può essere considerata una materia prima utilizzata sia in passato per la feltratura, quando era attiva l’antica gualchiera, edificio ancora presente; sia in tempi moderni in quanto essenziale non solo per tutti i processi tintori, ma anche per la produzione di energia elettrica da fonte idraulica.La struttura che ospita il museo e le sue parti esterne rappresentano di per sé un percorso di visita avendo ospitato negli anni, sin dal Medioevo, attività produttive: un mulino a tre macine, una gualchiera, una ferriera, una ramiera e una stracciatura, ai quali poi furono aggiunti, nel Novecento, i corpi retrostanti in cui furono collocati un carbonizzo e una tintoria. Particolarmente significativi, a questo proposito, sono i locali interrati del cosiddetto “inferno”, dove erano alloggiate le ruote idrauliche e dove sono ancora presenti i rarissimi resti di una turbina in ghisa ad asse verticale, risalente alla fine dell’Ottocento. Rilevante è anche l’esterno in cui è visibile un “margone” per la raccolta d’acqua, nei pressi del quale si trova una vecchia turbina Kaplan a pale fisse, situata esattamente nel suo originario alloggiamento e intorno al quale sono collocate alcune storiche turbine (Girard e Francis).

Fanno parte del percorso museale anche la visita a una moderna centrale idroelettrica attiva, dove è installata una turbina Kaplan a pale variabili che produce energia con l’acqua del Bisenzio, oltre a numerosi video e percorsi multimediali relativi all’energia idroelettrica.
Le due principali attrazioni, di carattere esperienziale, che connotano il museo, sono costituite dal Confessionale e dalla Realtà aumentata.
Il primo è collocato nell’antico vano di una delle due macine, sovrastante l’inferno, all’interno del quale un breve video mostra le bellezze di questo pianeta e i disastri perpetrati dall’uomo, invitando il visitatore a riflettere sul proprio ruolo nell’inquinamento ambientale e, al contempo, a fare, ad alta voce, una promessa in tal senso, che verrà ascoltata in diretta da tutti gli altri visitatori del museo.
La seconda installazione, attraverso la tecnica della realtà aumentata, trasporta invece il visitatore, in una sorta di viaggio nel tempo, che lo condurrà dall’interno di una gualchiera medioevale, passando per una tintoria cinquecentesca, fino ai giorni nostri, all’interno dello stabilimento del Gruppo Colle, per poi proiettarlo in una visione futura.
Le visite del museo vengono effettuate su prenotazione e le donazioni raccolte con gli ingressi vengono interamente devolute ad associazioni benefiche che operano sul territorio nazionale e non solo.

Orari di visita: SU PRENOTAZIONE

Per informazioni e prenotazioni: info@materiamuseum.it

A cura di Maria Concetta Perfetto