Idee per la Cartiera di Marzabotto

Save Industrial Heritage (SIH), insieme allo Studio Ramello di Torino, ha partecipato al concorso internazionale Green Academy indetto da YAC (Young Architects Competition). Oggetto della competizione di architettura era la dismessa Cartiera di Marzabotto, situata a Lama di Reno (BO).
Lo stabilimento ha alle spalle una storia industriale e architettonica di rilievo, con origini molto antiche: le prime notizie risalgono infatti al 1746. Fino alla fine del XIX secolo era un’attività prettamente artigianale, poi venne trasformata in una vera industria.

Il balzo in avanti avvenne nel 1954, quando il grande imprenditore Angelo Rizzoli acquisì la Cartiera di Marzabotto SpA. Lo stabilimento fu ampliato secondo i progetti di Mario Tufaroli Luciano, importante architetto della Scuola Romana (autore, tra gli altri, dei piani di Pomezia e Aprilia). Nel 1967 fu completato l’impianto di disinchiostrazione, opera dell’ingegner Carlo Comisso jr, nonché oggetto del concorso Green Academy.
Quest’ultimo è l’edificio simbolo del complesso. Dal punto di vista architettonico, la sua forma triangolare gli dona una prospettiva molto particolare, che lo fa sembrare costituito da un’unica facciata. Al suo interno, una grande sala “a cattedrale” rimanda alle opere in cemento armato di Nervi. Questa importante architettura era stata progettata per un’avanguardia tecnologica: la Rizzoli vi installò infatti il primo impianto di disinchiostrazione d’Europa. Serviva a riciclare la carta “usata”, togliendoci l’inchiostro, in carta nuovamente utilizzabile per la produzione di giornali.
Mente il resto della cartiera rimane abbandonato, l’area dell’impianto di disinchiostrazione ospita da qualche anno la DISMECO, azienda tra i leader mondiali nel riciclo di materiale elettrico ed elettronico. Tramite Green Academy, DISMECO intendeva raccogliere idee per la riqualificazione di questa archeologia industriale come un centro studi e ricerche per il riciclo.
SIH e Studio Ramello hanno unito le proprie esperienze in ambito di ricerca storica e progettazione per partecipare al concorso. Il risultato di uno studio d’archivio che ricostruisse la storia del complesso e di una progettazione attenta a conservare l’aspetto e i valori originali dell’industria è stato Re-Acts.
Questa proposta prevede il mantenimento delle architetture originali e il riutilizzo dell’antico canale della cartiera per la produzione di energia elettrica pulita. All’interno degli edifici, Re-Acts va oltre l’idea originaria di Academy, promuovendo l’archeologia industriale di nuovo come luogo di produzione: ricerca ma anche manifattura avanzata, affinché l’identità industriale non sia solo un valore storico. Maggiori dettagli sull’idea progettuale sono disponibili su Divisare.

La nostra proposta ha riscontrato l’apprezzamento della DISMECO ed è stata scelta come caso da mostrare durante il convegno “Il Patrimonio Industriale in Italia. Da spazi vuoti a risorsa per il Territorio”. L’evento è stato organizzato presso la Sala della Regina di Montecitorio il 7 ottobre 2016 e ha visto l’incontro di alcune delle migliori realtà attive sul patrimonio industriale nazionale.