Un nuovo modo di riqualificare, progettare e vivere gli spazi
La frazione di Baggero di Merone rappresenta un’area di antica formazione, posta a confine del territorio comunale, di importante pregio ambientale, in quanto caratterizzata da suggestive anse del fiume Lambro e delle sue rogge, notevoli aree verdi incontaminate e sinuosi campi ancor oggi coltivati. Originariamente questa frazione fu sede sia di rilevanti attività agricole – e la presenza di storiche cascine lo dimostra – che di attività artigianali-manifatturiere: una fra tutte gli antichi mulini per la produzione dell’olio di Ravizzone. Gli abitanti vivevano uno stretto rapporto con la natura dalla quale traevano anche il loro sostentamento.Con lo sviluppo economico queste importanti risorse naturali vennero assorbite dai frenetici processi industriali, fino a trasformare l’area in un grande serbatoio di risorse per l’industria: nacque così una cava mineraria al servizio della cementeria, le cascine vennero abbandonate, molte aree verdi vennero trasformate e, sulle anse del fiume, al posto delle attività artigianali, si crearono nuove industrie, una fra tutte la ex Speri, dove si produceva finta pelle.Con il passare del tempo, queste molteplici attività industriali vennero dismesse – i processi produttivi oggi richiedono nuove soluzioni – e, conseguentemente, abbandonate a loro stesse. Oggi siamo di fronte alla necessità di riqualificare l’area e reperire nuove soluzioni per rilanciarla, dopo anni di abbandono. Nasce così l’idea dell’Ecofrazione di Baggero, ovvero ripensare l’intera frazione in chiave ecosostenibile, creando sinergie e reti di servizi e strutture al servizio della tutela ambientale e della promozione del territorio.Le porte dell’Ecofrazione sono rappresentate dalla stazione ferroviaria (in corso di riqualificazione), perché si auspica che i visitatori/utenti della stessa utilizzino maggiormente gli spostamenti ferroviari, in quanto di minor impatto ambientale; prosegue con parchi e piste ciclo-pedonali, per permettere ai visitatori/utenti di scendere dal treno, prendere la bicicletta e raggiungere i servizi della stessa, nonché i percorsi verdi e percorsi lacuali sul fiume. L’Ecofrazione consta altresì di un’oasi naturale al posto della cava, percorsi green, un green hotel e un green ristorante, una piattaforma ecologica efficiente e un grande depuratore all’avanguardia. Le cascine sono in corso di recupero, ma non per creare nuove aree residenziali, ma per continuare l’attività agricola e scambiare i prodotti con la cittadinanza e le vicine strutture ricettive. Ogni struttura e servizio entra in un sistema e crea sinergie nuove: ristorante-cascine; stazione ferroviaria-percorsi ciclabili; mulini (museo)-hotel; piattaforma ecologica-cittadini; depuratore-percorsi lacuali…
Un tassello importante per chiudere il cerchio della riqualificazione è costituito dall’area ex Speri, ovvero di una grande azienda dismessa, che necessita una riqualificazione importante e in linea con il contesto sopraccitato.
ExSperi – Il contesto
Il progetto exSperi nasce dalla necessità di riqualificare i luoghi dismessi dal processo produttivo. L’area Speri è appartenuta fino gli anni ’60 alla SNIA Viscosa e successivamente al gruppo Ciolli, fu spalmatura ossia produzione di finta pelle, altamente inquinante. Cagione di una crisi del settore l’area Speri dismise l’attività e ora è abbandonata da più di dieci anni.In Italia vi sono e vi saranno sempre più luoghi abbandonati e dismessi dalle loro abituali funzioni, non banale è la situazione Holcim sempre presente nel medesimo Comune di Merone. La volontà del progetto è riqualificare l’area ridando al luogo una funzione moderna e attuale con legami a Expo. Finalità del progetto, inoltre, è porre attenzione rispetto questi luoghi negletti ed esauriti dalle loro funzioni che oggi sono palese deterrente verso il turismo.
Nell’area in oggetto nel Settembre 2012 si è costituita la prima Ecofrazione d’Italia, difatti un luogo con una particolare attenzione verso l’ecosostenibilità, l’ambiente e l’alimentazione. Ciò si allinea al progetto delle Transition Town, cui inventore l’ambientalista Rob Hopkins crede in luoghi che rientrino nella filiera della natura cercando generare la minore quantità di scarti e rifiuti.
L’Ecofrazione si offre come punto importante per mostrare all’Europa un Italia innovativa ed attenta rispetto ai temi del riscaldamento globale e dell’immissione di gas serra in atmosfera. I turisti che scelgono l’Ecofrazione rimangono ben impressionati dall’attenzione verso l’ambiente, l’hotel Il Corazziere genera il 50 % del fabbisogno energetico grazie a 2 impianti fotovoltaici, un mini micro idroelettrico oltre a caldaie a condensazione ed illuminazione a LED; non ultimo la centralina di ricarica elettrica ed il recupero di acque meteoriche.
ExSperi – L’azione
L’area Ex Speri si trova a 500 mt dalla stazione ferroviaria di Merone che è crocevia tra la tratta Lecco /Como oltre a raggiungere Milano in 50 minuti. L’idea progettuale si sviluppa verso questi drivers fondamentali, luogo di aggregazione d’impresa, vetrina Expo e creatività industriale. Il progetto è stato inserito nel piano d’azione del St Lago di Como e si rappresenta sui seguenti livelli:
Temporary Shop – diverse imprese del design hanno manifestato la volontà di aggregarsi nell’area in oggetto generando un vetrina declinata al design per Expo 2015. In funzione del risultato e dello spirito aggregativo delle aziende si vorrebbe costituire MAde in It, una sorta di “centro commerciale” del design e dell’ecosostenibilità in un luogo di rispetto e prestigio ambientale. L’area dell’alta Brianza riveste ancora una grande importanza per il design creativo e legno arredo, questo potrebbe essere il luogo dedicato alla vendita di pezzi unici e ricercati che sono espressione della nostra vitale cultura creativa.Casa del designer/artista – Sono state diverse le richieste di giovani designer ed artisti da tutto il mondo, difatti essi sono alla ricerca di luoghi in Italia ove si possa fare formazione con i nostri architetti. A supporto di tale progetto esiste l’eco ostello del Parco Lambro che può essere utilizzato come alloggio per i giovani designer. La formazione spetterebbe ai ns architetti che potrebbero trovare tramite gruppi di lavoro internazionali nuove soluzioni , inoltre ciò potrebbe essere fucina per la progettazione di modelli creativi da esportare.
Area mercato coperto – Tipo Braderie di Lille, area di scambio di oggetti tra gli abitanti del luogo; certo il tema del sostegno ai consumi è di vitale importanza ma non risibile è l’attenzione all’ambiente. Il paradigma fondamentale è non sprecare! In uno dei passaggi fondamentali sviluppati da Gunter Pauli creatore della Blue economy si da risalto ai continui sprechi, poiché la dismissioni dei beni svolta in maniera selvaggia non sarà più applicabile ;un luogo di interscambio di oggetti diventa non solo azione innovativa ma progetto da replicare in tutta la nazione.